FOTOGRAFARE E’ SAPER GUARDARE….VEDERE…POI SENTIRE…(dedicata ai miei allievi)

Ci sono diversi livelli di comprensione dell’immagine così come ci sono diversi livelli di comprensione di un qualsiasi linguaggio la cui funzione principale è la comunicazione.
La fotografia,legata a una immagine che apparentemente sembra restituire quello che vede l’occhio,porta con se i vantaggi e gli svantaggi di questa idea preconcetta.
Perché parlo di idea preconcetta? Perché il fatto che la fotografia restituisca l’immagine alla stessa maniera di come l’occhio la vede è una falsità che comunque è presa per vera.Forse l’idea che basti fare un click su un bottone ( o su uno schermo touch) per vedere magicamente comparire una foto sul display del nostro cellulare ci fa credere che sia così:Nulla di più falso.
Tanto per cominciare ognuno di noi vede le cose in maniera diversa per una serie innumerevoli di fattori: La forme e il colore dell’occhio,la capacità di percepire la luce,l’educazione e l’aspetto psicologico,la capacità di attenzione e innumerevoli altri aspetti.Basti pensare che un daltonico potrebbe non sapere mai che il viola corrisponde a una tonalità diversa da quello che vede un’altro se non si trovasse una volta a discutere con qualcuno sulla diversa tonalità tra viola e blu (che per il daltonico sono lo stesso colore).Tra l’altro ogni tonalità di colore è una convenzione tanto è vero che esiste una tabella numerica di riferimento internazionale che descrive i colori utilizzando un piano cartesiano.Basta guardare con attenzione un albero(che ognuno di noi crede di vedere verde) per notare che esistono milioni di sfumature all’interno delle sue fronde che vanno dal verde scuro fino al marrone.Tutto questo per dire che credere che la fotografia riporti la realtà per come la vediamo significa non sapere bene né cosa si intende per fotografia né cosa si intende per realtà.
La prima cosa che dovrebbe imparare una persona che si avvicina alla fotografia dovrebbe essere “imparare a guardarsi intorno”. La fotografia è “estrapolare Armonia” da una realtà solo apparentemente caotica.Quando si racchiude un’immagine in un fotogramma (quadrato o rettangolare che sia) non si fa altro che cercare armonia di forme colori e sensazioni all’interno dello stesso.Ma se noi non sappiamo guardare con i nostri occhi come pretendiamo di verde attraverso l’interpretazione di una reflex?
Uno degli esercizi più importanti nell’imparare la fotografia è la capacità di selezionare le proprie immagini.Quando si selezionano le immagini migliori all’interno di una serie di scatti in realtà si sta fotografando di nuovo.Così come si fa una scelta di tagliare delle parti della realtà nel momento in cui si fotografa,allo stesso modo si fa una scelta analoga quando si scartano delle fotografie e se ne scelgono altre.Si fotografa di nuovo anche al momento della postproduzione,quando si illuminano delle zone,se ne scuriscono delle altre,magari si rifila la foto o la si reinquadra meglio.
Ecco che dopo avere posto attenzione sugli elementi che vi ho descritto forse qualcuno comincerà ad avere dei seri dubbi sulla relazione diretta tra fotografia e realtà.Non ho nemmeno parlato della focale delle ottiche per non complicare eccessivamente l’articolo ma ogni focale vede la stessa immagine in maniera diversa e il nostro occhio può vedere solo attraverso una focale a differenza di una reflex che può cambiare obiettivo.

Le tre fasi della fotografia sono GUARDARE con curiosità finche a un certo punto qualcosa ci attrae e abbiamo la sensazione di VEDERE;come se il livello di osservazione fosse passato a un livello superiore;quello è il momento giusto per scattare..Poi accade il terzo livello e normalmente si attiva dopo che si fotografa da un po’ di tempo,il SENTIRE.La terza fase è la fase in cui noi e la fotografia diventiamo inseparabili.Non è più l’occhio a vedere l’immagine ma è il nostro essere che vede da FOTOGRAFO.Anche se non hai la reflex,anche se sei con gli amici,anche se stai facendo altro,c’è una parte di te che fotografa l’armonia della realtà in continuazione.La fase del SENTIRE è il vero vedere.
E’ chiaro che in questo percorso dobbiamo per prima cosa gettare nel cestino del NON RICICLABILE la banalità.Ma non parlo di capacità tecnica di fotografare ma di capacità di vedere.Ci sono foto sbagliate con una visione e foto perfette che non vedono niente.
Ai miei allievi dico:” NON PREOCCUPATEVI DI FARE UN MOSSO,QUELLO PRIMA O POI LO CORREGGERETE,PREOCCUPATEVI DI SAPER GUARDARE PERCHE’ QUELLA E’ UNA QUALITA’ CHE,SE NON ALLENATA,POTREBBE NON APPARTENERVI MAI.

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