Dare e ricevere consigli in fotografia è sempre qualcosa di delicato.
La fotografia, chissà perché, finisce sempre per creare identificazione tra immagine fotografata e fotografo.
Questo, a mio parere, crea disagi inutili sia alla fotografia che al percorso che un fotografo fa nella sua crescita personale.
Quando una persona è preoccupata più di essere bravo in qualcosa che di imparare, molto spesso non ha una reale motivazione nel fare quello che fa se non in quella di alimentare il suo ego.
Facebook, ma non solo, è un’arma fortissima a questo proposito perché non fa altro che fare in modo che le persone ricerchino il consenso che di solito corrisponde a mostrare qualcosa che tutti possono comprendere e che spesso corrisponde a un’immagine banale.
Se un persona fotografa un cagnolino che gioca probabilmente riceverà tantissimi like solo perché il soggetto rievoca in noi sentimenti piacevoli, difficilmente si farà caso all’immagine in se.
Diciamo che questo discorso legato alla fotografia, quando parliamo di facebook in particolare, può anche essere fuori luogo visto che a molti non interessa di fare immagini significative e magari aspira solo a far conoscere il proprio cagnolino e a prendere dei like.
Diverso è quando si ha un gruppo dove si tenta di dare consigli di fotografia, allora la cosa si complica, perché si finisce quasi sempre per essere fraintesi sopratutto se si pone l’accento sugli errori e si enfatizza poco lo scatto ben fatto.
Nel mio gruppo di fotografia tendo sempre a commentare gli errori perché credo che siano quelli insegnare, sia all’autore della fotografia che agli altri che seguono, le regole basi dell’immagine fotografica.
Purtroppo spesso le persone si offendono perché,abituate al like facile, magari convinte di avere fatto delle immagini particolarmente belle, oppure perché non ritengono abbastanza autorevole chi le critica, finiscono per smettere di postare foto non avendo appagato le proprie aspettative egoiche ed essendosi demoralizzate.
Credo che chiunque sia realmente intenzionato ad imparare a fotografare deve imparare l’autocritica e deve imparare a non offendersi se qualcuno gli fa notare degli errori, poi si può discutere di tutto ma di certo è molto difficile arrivare a un reale incontro comunicativo se qualcuno parte dal presupposto che quello che fa è stupendo a prescindere.
La fotografia può parlare di noi ma non siamo noi, l’identificazione è un errore colossale, così come lo è l’idea che se una cosa è complessa allora va abbandonata.
Nessuno in nessun ambito raggiunge buoni livelli se non è disposto a sacrificare tempo, fatica e il suo ego.
A tutti quelli che fanno parte del mio gruppo facebook “Consigli di Fotografia” voglio dire che il mio metodo è quello di fare critiche utili a tutti prendendo ad esempio alcune fotografie postate, oltre a inserire spesso link di grandi fotografi che vi consiglio di andare a vedere. Chiunque si offenda per una mia critica può tranquillamente evitare di mettere immagini ma lo invito a chiedersi cosa lo spinge a fotografare; se cerca consenso allora forse è meglio che non si avventuri nell’imparare ma continui a utilizzare la fotografia come meglio crede sul suo profilo. Grazie