Quanti davanti ad una immagine come questa vedono degrado e tristezza? Sicuramente la maggior parte delle persone. Delle porte chiuse su un muro scrostato in un palazzo certamente abbandonato. In più il bianconero che tra le sue pregiudizievoli prerogative è definito classico, elegante ma triste… Tutte parole vuote di chi non vuole vedere e di chi crede che la profondità sia buio.
C’è armonia in qualcosa che sta crollando e che si miscela con una natura che lo circonda… l’erba sembra volere accompagnare in armonia il degrado di un posto abbandonato. Ma riflettiamo, da chi è abbandonato il luogo? Dall’uomo. Cosa ci fa pensare che ciò che sia abbandonato dall’uomo sia solo e in degrado? Solo i nostri occhi che non sanno vedere la profondità armonica tra un palazzo che crolla accompagnato dalla natura che sale a baciarlo. C’è armonia in queste macchie e se smetti di guardare come ti hanno insegnato e cominci a sentire come hai sempre saputo (ma dimenticato), allora vedrai armonia tra le macerie della materia che si fa sottile, vedrai storia nei segni di un muro come rughe di un volto che sta cambiando.