Questa immagine è la versione più “stretta” di un’immagine che ho sul mio gruppo di Facebook. Nell’altra versione si vede tutto il pontile e la scritta qui ben visibile li è appena percettibile. Quanti significati in questa immagine.
Mi piace guardare questa foto al contrario, partendo dalle colline che si vedono sullo sfondo per arrivare al pontile. Le colline sono un confine che lasciano intravedere il cielo, la collina è dolce, non è come la montagna che chiede rispetto; un lago calmo ma non per questo poco insidioso, due boe che delimitano le acque sicure e una braca attraccata su un molo col divieto di tuffarsi. Io ho visto una metafora della nostra società, fatta di limiti mentali, (le colline) di falso controllo (le boe), di false soluzioni, (una braca in bella mostra col divieto di tuffarsi).
La società crea immagini ideali, ti mette davanti scelte non scelte insinuando la paura di un mondo cattivo e lo fa attraverso una falsa calma.
Una barca prima del cartello ci sta indicando la cosa giusta da fare, la più razionale. Vietato tuffarsi si, ma c’è la barca sulla quale stare sicuro, così attraverserai l’acqua senza mai conoscerla veramente. Dietro questo calmo paesaggio incantato esiste un limite falso, una regola falsa che pretende di essere seguita, si chiama paura.
La verità è che nessun cartello può impedirti di tuffarti e nessuna collina può nascondere il Sole a lungo. Se vuoi conoscere l’acqua devi tuffarti, se vuoi assaporare il cammino devi fare ogni passo con le tue gambe.
Davanti questa foto siamo tutti come Truman nel famoso film.